Torino: gli Eugenio in via di Gioia rivendicano la scritta in piazza
Ieri ha fatto gran parlare la misteriosa scritta “Ti amo ancora” apparsa in Piazza San Carlo di Torino, uno dei luoghi più famosi e rinomati della città. Il messaggio d’amore ha scatenato la fantasia di molti cittadini e del web, innescando una caccia al responsabile e al destinatario (o destinataria).
Dalle riprese aeree è possibile notare una scritta più piccola: “Terra”. Il tutto lascia pensare che sia un messaggio dedicato al nostro pianeta, una piccola scusa per come è stato trattato finora dal genere umano. Da qui si sono fatte varie ipotesi sugli autori, dal marketing all’atto vandalico, finché gli Eugenio in Via Di Gioia non hanno rivendicato il gesto.
La band italiana, di origini torinesi, ha voluto lanciare un messaggio di disperato amore nei confronti del nostro pianeta, minacciato ogni giorno dalle nostre azioni: “Qualcuno ha urlato allo scandalo contro la città. Qualcuno non vedeva l’ora di puntare il dito contro i soliti vandali. Qualcuno ha ipotizzato che fosse un’operazione di marketing di un grosso marchio. Non è niente di tutto questo.
È la dichiarazione d’amore di oltre 150 persone che questa notte hanno condiviso 6 ore di partecipazione collettiva, di presidio artistico, di vita vera in una delle piazze più belle di Torino per fare esplodere il proprio sentimento d’amore. Con gessetti da scuola elementare. Scotch di carta e un metro da sartoria.
Ti amo ancora. Una dichiarazione d’amore sincera. Una presa di coscienza proattiva verso una Terra che va curata. Verso un mondo economico, sociale e ambientale che va rivoluzionato. La pioggia, domani, laverà la scritta in pochi minuti. L’aria irrespirabile della nostra città, il consumo disastroso del nostro pianeta, l’inconsistente progetto di futuro per le nuove generazioni resteranno lì, sotto gli occhi di tutti, come da sempre, invisibili. Tutto questo non è più possibile. Siamo stati noi a gridare: ti amo ancora”, ha scritto la band sui suoi canali social.
Inizialmente il messaggio era stato attribuito all’associazione 2050 per la fine dell’emergenza sanitaria, ma ancor prima che la band torinese uscisse allo scoperto avevano smentito con un post sui social: “Anche se amiamo Torino, l’Italia, l’intero Pianeta Terra, noi non c’entriamo nulla”.