Sindacato di polizia contro il video di Gianna Nannini: “Non siamo maiali”
Scoppia la polemica sul video di “L’aria sta finendo” di Gianna Nannini in cui le forze dell’ordine vengono raffigurati come maiali che picchiano una persona di colore. Si tratta di un forte richiamo al caso di George Floyd, che ha scatenato le proteste del movimento Black Lives Matter negli Stati Uniti, ma i sindacati delle forze dell’ordine italiane non hanno apprezzato.
Come riporta Adnkronos, Andrea Cecchini, segretario generale di Italia Celere, il sindacato del Reparto Mobile della Polizia di Stato, ha commentato duramente il video della Nannini: “Cantanti e opinionisti vedono fascismo dappertutto, ma non si azzardino ad accomunarci a regimi dittatoriali e ai maiali”. “Farci passare da razzisti e violenti è l’arte demagogica di una ideologia che chiede e vuole solo impunità per spacciatori, facinorosi e assassini. Ma a tutto c’è un limite, e questa è una diffamazione bella e buona, gravissima e aggravata”, ha concluso.
E’ intervenuto anche Saturno Carbone, segretario generale Siulp di Roma: “Il videoclip di Gianna Nannini è sicuramente una grossa caduta di stile dal punto di vista del rispetto per le istituzioni e per l’identificazione dei poliziotti in ordine pubblico con i maiali. Ognuno ha le proprie idee, ma quanto abbiamo visto è vergognoso”.
“Alcune delle immagini contenute nel videoclip di Gianna Nannini, sono inaccettabili, ingiuriose, violente e istigano all’odio sociale”, dice il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp Domenico Pianese. “Non si getta discredito solo sulla divisa e su chi la indossa ogni giorno mettendo a rischio la sua stessa vita per il bene della collettività”, ha continuato.