Mamma senza soldi organizza il compleanno della figlia in piazza

Mamma senza soldi organizza il compleanno della figlia in piazza

Una storia che può solo emozionare, quella della Mamma Wendy Gonzalez e di sua figlia María Victoria de Los Ángeles Serrano e di un’importante festa che però rischiava di saltare, ma grazie all’amore dei genitori, c’è stata una svolta completamente inaspettata della storia.La Quinceañera è una tradizione latinoamericana che vuole che per il 15esimo compleanno avvenga una grande festa, in cui si possa celebrare il passaggio che ogni ragazzo affronta in quella fascia d’età, in quella fase della vita. Nel caso di questa giovane mamma e la sua dolce ragazza, le cose stavano rischiando di prendere un’altra piega: Wendy non aveva le disponibilità economiche per organizzare la festa che ogni mamma vorrebbe per i propri figli, eppure non si è persa d’animo ed ha impiegato tutte le forze a disposizione facendo del suo meglio.Prendendo tutto in prestito e con la collaborazione del paese, Maria Victoria ha avuto una quinceañera indimenticabile. L’abito proveniva dal Venezuela, paese d’origine della madre, mentre la piazza principale della città è diventata il perfetto scenario per l’evento, grazie al magnifico allestimento organizzato da Wendy. Quel giorno rimarrà per sempre nel cuore della ragazza, che per tutta la festa è stata circondata da parenti ed amici. Grazie ad una clip caricata sui social, anche il web ha potuto ascoltare le tenere parole che mamma Wendy ha dedicato alla figlia durante la festa: “Perdonami se ti offro così poco, ma questa è la mamma che hai avuto. Sai che la tua mamma ti adora con tutto il cuore”. Non potevano mancare i commenti di solidarietà con la giovane mamma e la dolce figlia: “Dio riempia la tua vita e quella di tutta la tua famiglia di grande prosperità”, ha scritto un utente. E ancora: “Auguri per il tuo quindicesimo compleanno regina, il compleanno più bello del nostro comune”, “Che eleganza e maestosità, un evento da incorniciare e ricordare, rimarrà nella memoria collettiva della nostra società”, commentano altri.

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