Covid: in crescita la variante Delta. Pfizer chiede l’autorizzazione per la terza dose di vaccino
Covid: risale, anche se di poco, il valore dell’Rt nazionale, l’indice di contagiosità nazionale, che arriva a 0.66 rispetto allo 0.63 della settimana scorsa, così come l’incidenza che sale a 11 ogni 100 mila abitanti, rispetto ai 9 casi di 7 giorni fa.
Sono, secondo quanto si apprende, come riporta l’Ansa, i dati contenuti nella bozza di monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute sull’andamento dei contagi da Covid, che saranno presentati oggi, ora all’esame della cabina di regia.
6 le Regioni e 2 le province autonome classificate a rischio moderato e 13 a rischio basso. Quelle a rischio moderato sono: Abruzzo, Campania, Marche, Veneto, Sardegna e Sicilia con le due province di Trento e Bolzano. Nessuna supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica.
A preoccupare è l’aumento anche in Italia della diffusione della variante Delta che, oltre al tracciamento dei casi e al completamento dei cicli vaccinali, rende necessario anche il rispetto delle misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale, come si legge nella bozza di monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute.
Intanto Pfizer e BioNTech hanno annunciato che nelle prossime settimane chiederanno alle autorità regolatorie, tra cui la Fda negli Stati Uniti e l’Ema nell’Unione Europea, l’autorizzazione per la terza dose del vaccino. Questo sulla base di dati incoraggianti di una sperimentazione clinica che mostrerebbero come una terza dose aumenterebbe il livello degli anticorpi da 5 a 10 volte se somministrata sei mesi dopo la seconda.
Da Pfizer segnalano un maggior rischio di infezione a sei mesi dal vaccino, sebbene resti alta l’efficacia nel prevenire i casi gravi.