Avellino, 55 persone del Genio Civile indagate per truffa aggravata
Al termine di un’ indagine condotta dalla Procura della Repubblica, il comando provinciale della Guardia di Finanza di Avellino ha ultimato la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 55 persone in servizio presso il Presidio di Protezione Civile del Genio Civile di Avellino, indagati, a vario titolo, per truffa aggravata e falsa attestazione della propria presenza in servizio.
Il procedimento penale trae origine dagli accertamenti avviati, nell’ottobre del 2017, dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino, i quali hanno proceduto ad appostamenti e pedinamenti nonché, contestualmente, alla video sorveglianza dei soggetti monitorati, grazie ad un nutrito sistema di telecamere, installate all’interno ed all’esterno dell’Ufficio Pubblico coinvolto.
Le indagini si sono, poi, articolate attraverso la puntuale analisi della documentazione acquisita presso varie Unità Operative Dirigenziali della Regione Campania e presso l’I.N.P.S. di Avellino, enti che risultano aver erogato le retribuzioni in favore dei dipendenti oggi indagati.
Le attività investigative svolte hanno consentito di documentare come i dipendenti pubblici indagati, pur risultando fittiziamente in servizio, anche grazie all’assiduo scambio dei badge elettronici, fossero soliti allontanarsi dal proprio posto di lavoro, senza giustificazioni e senza far rilevare l’assenza mediante l’apposito dispositivo.
Solo per il mese di maggio 2018, le ore fraudolentemente attestate – ma in realtà mai rese – risultano circa 1.000, le indebite timbrature sono oltre 400, mentre gli allontanamenti ingiustificati superano i 1.400.