Ariano Irpino, CISL FP su Centro Minerva: “Applicare subito il CCNL o sarà stato di agitazione”
La nota di CISL FP IrpiniaSannio:
“La CISL FP IrpiniaSannio, pronta a proclamare lo stato di agitazione del personale “Centro Minerva” di Ariano Irpino se il management dovesse continuare a non recepire quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro rinnovato lo scorso 8 ottobre 2020 – comunicano il Segretario Generale CISL FP IrpiniaSannio Antonio Santacroce ed il Referente Territoriale Mario Walter Musto Ad oggi possiamo solo prendere atto di un clamoroso ritardo sulla questione da parte del “Centro”, va riconosciuto il sacrificio dei lavoratori soprattutto alla luce del difficile momento attraversato a seguito della pandemia e che ha visto gli operatori in prima linea a combattere contro il COVID19. A non rasserenare gli animi ed a rendere il panorama più complicato e difficile da sostenere è la coesistenza all’interno della Struttura di Contrada Serra di forme contrattuali non omogenee tra i dipendenti, insostenibile è la diversità di trattamento dei dipendenti pur lavorando gomito a gomito e svolgendo le medesime attività. La mancata applicazione, sotto tutti gli aspetti e per tutti i dipendenti del “Centro Minerva”, del contratto ARIS-AIOP 8/10/2020 certo non contribuisce a creare un clima di serenità e tranquillità lavorativa. In verità abbiamo anche chiesto se vi fossero degli accordi sindacali in tal senso ma nulla sembrerebbe risultare, almeno formalmente – continua Musto. Come CISL FP IrpiniaSannio non possiamo tollerare una simile situazione di ritardo dell’applicazione del CCNL ed ancor più la discriminazione tra i dipendenti. Per quanto sopra rappresentato, questa Organizzazione Sindacale anticipa sin da ora che nel caso non dovessero pervenire segnali positivi di riscontro si vedrà costretta a proclamare lo stato di agitazione sindacale, preannunciano l’intenzione di indire lo sciopero e chiedendo la formale attivazione della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione delle controversie così come previsto dalla vigente normativa. Diciamo basta a tentennamenti e perdite di tempo. E’ giunto il momento di riconoscere ai dipendenti, che mai, nemmeno in questa fase di difficoltà di ogni genere e sotto ogni punto di vista, si sono sottratti al dovere dedicandosi con spirito di abnegazione e sacrifico a soddisfare i bisogni dell’utenza, perciò rivendichiamo i diritti maturati e chiediamo alla direzione del “Centro Minerva” di prendere impegni precisi e circostanziati – concludono Musto e Santacroce”.