Rosa Chemical: le parole sulla sua carriera musicale e sul poliamore
Rosa Chemical, ha recentemente partecipato al Giffoni Music Concept durante il Giffoni Film Festival, dove ha incontrato i ragazzi della Masterclass Impact e ha affrontato una serie di domande sulla libertà di espressione, l’autocensura e i diritti LGBTQ+.
Rosa Chemical, il cui vero nome è Manuel Franco Rocati, si è mostrato trasparente e senza filtri durante l’incontro con i giovani partecipanti. L’artista è diventato un paladino della libertà di espressione, soprattutto dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo.
Durante la Masterclass Impact, Rosa ha condiviso il suo percorso artistico e ha rivelato come la sua partecipazione al Festival di Sanremo abbia notevolmente ampliato il suo pubblico. Prima del festival, aveva ottenuto successo con il brano POLKA, che era particolarmente amato da un pubblico giovane, ma dopo Sanremo, il suo pubblico si è diversificato, coinvolgendo persone di tutte le età. Questa nuova sfida è stata accolta positivamente da Rosa Chemical, che si è dimostrato grato per l’opportunità di connettersi con un pubblico più ampio.
Uno dei partecipanti ha chiesto a Rosa se si sentisse libero di esprimersi appieno durante il suo spettacolo a Sanremo: “Assolutamente no, hai a disposizione 3 minuti per sera, magari ti esibisci anche 2/3 volte ma è decisamente troppo poco”. Rosa ha risposto sinceramente, ammettendo che non ha avuto abbastanza tempo per esprimere completamente il suo messaggio artistico, dato che aveva solo tre minuti per ogni esibizione. Pur non autocensurandosi, Rosa ha riconosciuto di aver avuto una certa responsabilità nei confronti del pubblico del Festival. “Non mi sono censurato, ho voluto da subito portare il mio messaggio, ma per quando mi riguarda salire su quel palco significa avere delle responsabilità. Ho cercato personalmente di evitare un certo tipo di linguaggio per rispetto del pubblico di Sanremo e per questo non posso parlare di censure, ma di scelta personale. Il problema è quando cose come il politicamente corretto o altre imposizioni esterne provano a snaturare un’artista”.
Durante il festival, Rosa ha affrontato temi considerati ancora tabù da alcuni, come il sesso e il poliamore, trattandoli con naturalezza. Questa spontaneità è stata apprezzata da molti, e Rosa ha sottolineato che ognuno dovrebbe lottare per la propria libertà di espressione.
L’artista ha anche parlato del suo nuovo singolo Bellu Guaglione, in cui ha cercato di sfidare i luoghi comuni. La canzone ha preso spunto da O sarracino di Renato Carosone, ma Rosa ha dato una nuova interpretazione al brano, mostrando un uomo che indossa i tacchi e “ama chi gli va”. Questo è solo un esempio del desiderio di Rosa di rompere gli stereotipi e promuovere un messaggio di apertura mentale e accettazione.