Addio a Ronnie Spector, leader delle Ronettes
Ronnie Spector, leader del gruppo pop The Ronettes e potente voce di hit come “Be My Baby” e “Baby I love You” è morta di cancro a 78 anni. Lo ha annunciato la sua famiglia. La cantante, un’icona degli Anni Sessanta, aveva formato il gruppo tutto femminile nel 1957 con la sorella maggiore Estelle Bennett e la cugina Nedra Talley.
“Il nostro amato angelo terreno, Ronnie, ha lasciato pacificamente questo mondo dopo una breve battaglia contro il cancro”, ha scritto la famiglia in una nota riportata dalla Cnn: “Era con la famiglia e tra le braccia di suo marito, Jonathan. Ronnie ha vissuto la sua vita con un luccichio negli occhi, con coraggio, uno spettacolare senso dell’umorismo e il sorriso sulle labbra”.
Nata Veronica Greenfield a New York il 10 agosto 1943, la Spector era figlia di una madre afroamericana-cherokee e di un padre di origini irlandese. The Ronettes, il gruppo che formò nel 1957 con la sorella maggiore e la cugina, si affermò nella Grande Mela grazie ad appassionate canzoni d’amore, prima che Ronnie firmasse nel 1963 con l’allora leggendario produttore Phil Spector, che poi sposò.
Con i loro occhi da vampiro pesantemente truccati, le loro acconciature da alveare altissime e gonne sopra il ginocchio, la band segnò gli anni ’60 con una seri di hit, tra cui “Baby, I Love You” e “(The Best Part of) Breakin’ Up”, insieme a “Be My Baby” che nel 1999 fu inserita nella Grammy Hall of Fame. Con le Supremes, le Ronettes furono tra i primi gruppi di cantanti, e il primo femminile, ad andare in tour con i Beatles, aprendo i loro concerti nella tournée del 1966. Il trio è entrato nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2007.
L’influenza di Ronnie Spector si è fatta sentire in lungo e in largo. Billy Joel scrisse “Say Goodbye to Hollywood” in onore di Spector e Amy Winehouse citava spesso Spector come un idolo.