Rinascita per Monteforte:”Renzulli e Mele?Smettano di esaminare le competenze altrui”
“ ‘Rinascita per Monteforte’ è un gruppo di cui fa parte anche Sergio Nappi, non solo lui. Un gruppo civico che è composto da tanti montefortesi, cioè da chi risiede a Monteforte e si sente di essere di Monteforte. Persone che avvertono la necessità di un cambio di rotta vero, che vanno oltre una personale e sterile ricerca di un protagonismo fine a se stesso. Un insieme di persone con esperienza, nel quale ogni esponente ha un percorso, un proprio costrutto e una storia professionale che punta soltanto a dare a questa comunità una buona amministrazione e la giusta e opportuna rappresentanza, provinciale e regionale.” Così in una nota il Gruppo Rinascita per Monteforte.
“Avendo espresso la massima disponibilità al confronto, – si legge nella nota – non comprendiamo le ultime dichiarazioni di Renzulli e Meli che chiedono un ‘cambio di rotta’ affidato ad una classe dirigente con ‘visione sistemica’. Questo pensano di sé stessi, tanto da ergersi a selezionatori di idee e ad ‘esaminatori’ delle competenze altrui, immaginando così di poter governare al meglio Monteforte. Noi crediamo, invece, che le loro idee non siano altro che il sunto del programma elettorale presentato cinque anni fa, quando hanno chiesto e ottenuto il consenso militando nella compagine capitanata da Costantino Giordano. Non essendo stati capaci di portare avanti le loro idee, cioè dare protagonismo all’agricoltura e non a varianti del PRG per trasformazioni di terreni agricoli in…, hanno deciso di sedere tra i banchi dell’opposizione.”
“Il gruppo ‘Sarà Bella’, che è fatto da due persone, forte delle battaglie portate avanti, ha dato vita a ‘Community 21’ e ha pubblicato un documento sottoscritto da una decina di ‘amici’. L’idea Community, però, è svanita dopo qualche mese. Perché Meli e Renzulli, ‘bravi’ ad analizzare gli altri non mettono in moto le loro capacità anche e soprattutto per analizzare se stessi? Dovrebbero smetterla di imitare la volpe di Esopo che non potendo raggiungere l’uva, dichiarò solennemente che era acerba”, conclude Rinascita per Monteforte.