Apice, sequestrato un manufatto in cemento armato adibito a deposito di reflui zootecnici
Nel pomeriggio di ieri, in esito ad accertamenti svolti in seno ad una mirata campagna di controlli nel settore dei beni alimentari primari, che ha visto la collaborazione del Reparto Carabinieri Tutela Agroalimentare di Salerno, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Giorgio del Sannio hanno posto sotto sequestro penale d’iniziativa un manufatto in c.a. adibito a deposito di reflui zootecnici (pollina), anch’essi sequestrati per un quantitativo stimato di circa 60 mc, a servizio di un allevamento avicolo ubicato nel territorio del Comune di Apice (BN). L’operazione si è resa necessaria in quanto le verifiche svolte consentivano di accertare gravi criticità in merito al destino dei reflui zootecnici prodotti in allevamento, stante l’assenza di qualsiasi documentazione di scorta che potesse attestare la regolare gestione della pollina sia come sottoprodotto da impiegare in agronomia (ammendante agricolo) sia come rifiuto da avviare a smaltimento, con ciò configurandosi una gestione illecita di rifiuti speciali. Vige infatti in Regione Campania, per i reflui zootecnici ed a precise condizioni che ne rendono possibile l’impiego come fertilizzanti, una specifica disciplina tecnica in deroga al regime dei rifiuti di cui alla parte IV del Testo Unico Ambientale, che però è tale solo se dette condizioni vengono rispettate in toto da una pluralità di soggetti coinvolti (produttore, trasportatore, destinatario…). Se ciò non avviene, entra in gioco il regime base dei rifiuti speciali, con le conseguenze penali a cui si espongono i trasgressori delle relative norme. Veniva dunque deferito in s.l. il gestore dell’allevamento per la violazione delle vigenti norme in materia ambientale (gestione illecita di rifiuti speciali).